Conto alla rovescia

[powr-countdown-timer id=fbadc347_1521876314]

Cenni storici

Chiamato anticamente Pesclum, Macigno, Pesco, Lo Pesco, Lo Pesco de la Marra, Pescolamazza, è bagnata dal fiume Tammaro, che attraversa il territorio comunale a breve distanza dal centro urbano. Nei pressi del fiume Tammaro c’è una sorgente di acqua solforosa, la cui fontana fu costruita nel 1949. Tra l’XI e il XII secolo Pesco faceva parte della contea di Adriano. Fu prima un feudo dei Signori della Marra dai quali prese il nome di Pesco la Marra. Tale nome fu mantenuto anche dopo il passaggio ai Signori Caracciolo e succesivamente ai d’Aquino, ai principi di Santa Teodora e ai principi di Carafa – Policastro. questa famiglia rimane proprietaria di quasi metà del territorio comunale, la cui maggiore estenzione era situata nella contrada di Monteleone, fino al 1848. Sulla cima del feudo si scorge ancora il rudere di un antico castello feudale e di una cappella detta S. Tamella. A testimoniare l’antichità del luogo vi sono oggetti risalenti all’epoca romana qui ritrovati e una croce di pietra calcarea trasportata a Pesco, dove ancora si trova, nell’attuale villa comunale. Notevole importanza assume nella storia del comune, la devozione a Santa Reparata Martire, il cui corpo è conservato in una cassa di legno e cristallo, visibile ai fedeli, nella chiesa del S.S. Salvatore.
(fonte: Comunità Montana del Fortore)

Cosa Visitare

Zoo delle Maitine

slide_181
Lo zoo copre attualmente un’area di 30 reparti contenenti 70 specie per un totale di oltre 300 animali ospiti. Le specie sono organizzate per aree geografiche indicate con le seguenti denominazioni: Le Terre d’Africa, I Colori del Sud America, Lo Spirito D’Australia e la Fattoria degli Animali, zona in cui i visitatori hanno la possibilità di entrare in contatto con simpatici animali sotto la supervisione di un keeper. Dispone di un attrezzato bar-bistrot e di un souvenir shop.
Lo zoo offre inoltre la possibilità di partecipare a percorsi educativi che meglio ci aiutano ad apprezzare e amare gli animali del nostro pianeta.
Pesco Sannita
Via Fontana dell’Occhio, 1
Telefono: 0824981084 – 3481534899
Email: info@zoodellemaitine.it
Web: www.zoodellemaitine.it

Edifici e Luoghi storici

Il Municipio

2452016103640327
Il municipio, situato nella parte più alta del Centro Storico, nasce come residenza baronale. Gli ultimi proprietari di questo palazzo, di cui non si conosce l’anno di costruzione, furono i Carafa.
Attualmente a sinistra della costruzione si trova il Monumento ai caduti della Prima e Seconda Guerra Mondiale.
Pesco Sannita
Piazza Umberto I
Telefono: 0824981057 – 0824981037
Fax: 0824981200
Email: comune@comune.pescosannita.bn.it
Web: www.comune.pescosannita.bn.it

Ex Asilo Orlando

p_1422018125545981
Dal 1945 al 1955  sede dell’asilo infantile Giovanna Orlando. Oggi questo palazzo è di proprietà del comune ed ospita, nei suoi locali, la sala per il consiglio comunale, il forum dei giovani, un centro di accoglienza sociale ed il museo civico comprendente una pinacoteca ed una collezione ornitologica.
Pesco Sannita
Piazza Umberto I

Largo Giovanni Paolo II

2452016111648209
Posizionato nei pressi della chiesa del SS. Salvatore su più livelli offre spazi pubblici con panchine e spazi verdi, dalla cui sommità è possibile avere una vista sulle colline di Monteleone e del Sannio.

Castello di Montelone

205201612250194
Dell’antico Castello del XIII secolo rimangono oggi solo le rovine di una torre costruita in pietra locale lavorata, coperte da una fitta vegetazione. Il feudo ebbe vita autonoma fino alla fine del XVII secolo. Poi sotto Antonia d’Aquino venne unito a quello di Pescolamazza.

Palazzo Orlando

p_1422018124750536
l Palazzo fu costruito nella prima metà dell’ottocento da Lorenzo Pennucci, sindaco del paese nel periodo in cui era in pieno svolgimento la lotta tra feudatario e popolo pescolano per il possesso del feudo di Monteleone. Successivamente fu ereditato dai suoi figli Leopoldo, avvocato e Filippo, notaio. Verso la fine del secolo passò nelle mani del cav. Luca Orlando, figlio del filo borbonico Luigi fucilato nel 1861 sotto l’olmo di Piazza Gregaria. In realtà, una metà di esso, che fu sede della pretura mandamentale fino al 1890, già gli apparteneva avendola ricevuta in eredità sua moglie Teresangela Pennucci dal padre Filippo; l’altrà metà l’acquistò successivamente dagli eredi di Leopoldo.
Pesco Sannita
Piazza Umberto I

Casale S. Antonio

p_1422018124917540
Dell’antico Castello del XIII secolo rimangono oggi solo le rovine di una torre costruita in pietra locale lavorata, coperte da una fitta vegetazione. Il feudo ebbe vita autonoma fino alla fine del XVII secolo. Poi sotto Antonia d’Aquino venne unito a quello di Pescolamazza.

Scavi Chiesa San Nicola

p_1422018125728814
La chiesa di S. Nicola ( costituita da un’unica navata con coro ligneo allogato nell’abside, colonne in muratura poggiate su basi di marmo finemente lavorato e successivamente dotata di organo) fu costruita tra la fine del XV secolo e gli inizi del XVI. Nel 1518 l’arcivescovo di Benevento, il cardinale Alessandro Farnese ( poi papa Paolo III ), concesse su di essa, all’università di Pescolamazza, lo iuspatronatus in cambio di una dotazione annua di 40 tumuli di grano da corrispondere al sacerdote incaricato di officiare la messa domenicale e gli altri riti religiosi. Probabilmente fu proprio allora che, per facilitare la raccolta delle offerte da parte dei fedeli, venne istituita ‘la festa de  le carre’. Non esiste, però, nessun documento in proposito. Il più antico accenno alla festività dei carri , infatti , si trova in un attestato riguardante un atto di vendita rogato il 29 gennaio del 1747 dal notaio pescolano, Andrea Molinara. Dopo il suo abbattimento , avvenuto nel 1971, di essa restano solo le rovine. 

Palazzo Sabella

p_1522018131938506
Costruito in Via San Nicola verso la metà dell’Ottocento ed ereditato da Angelo Sabella( più volte sindaco del paese tra il 1881 ed il 1897) , agli inizi del Novecento passò nelle mani del dottor Rodrigo Crafa, banchiere pietrelcinese e podestà di Pescolamazza dal 1926 al 1932, che ne sposò la figlia Petronilla.

Antica Croce in pietra

p_152201813244237
La croce, stando alla tradizione popolare, proverrebbe da Monteleone. A favore di questa tesi c’è il fatto che nel 1700, anno della sua traslazione, come ancora si può leggere nel suo piedistallo, feudi di Pesco, Monteleone, e Pietrelcina era già uniti sotto Antonia d’Aquino. Altrettanto plausibile, però, è l’ipotesi che essa provenga dalla chiesa provenga dalla chiesa pescolana di S. Croce di cui, lasciata in abbandono proprio all’inizio del Settecento, oggi si sono perse completamente le tracce.

Casa Esci

p_14220181357882
Nel diciannovesimo secolo apparteneva al famoso capobanda locale Francesco Esci il quale fu tra i principali responsabili dell’eccidio dei quarantuno soldati avvenuto l’11 agosto 1861 a Casalduni, un paesino del beneventano. Esci venne fucilato il 24 settembre dello stesso anno in contrada Vignale di Iorio insieme a Michele Zeuli.

Piazza Umberto I

p_1522018133033693
Anticamente conosciuta come Piazza Gregaria è il punto di aggregazione dei pescolani. Molte delle feste che si celebrano vengono tenute proprio qui, essendo lo spazio particolarmente ampio e adatto a tutta una serie di manifestazioni.
Nella Piazza sono presenti tutti gli edifici pescolani più importanti costruiti tra il Cinquecento e l’Ottocento: il palazzo baronale (l’attuale municipio) , l’ex asilo Orlando, il palazzo Orlando, il palazzo Cini nonché la casa dei fratelli Giuseppe e Francesco Viglione. Quest’ultima , costruita nella seconda metà dell’Ottocento, vide nascere e morire Francesco Viglione, professore di lingua e letteratura inglese presso l’università di Genova, divenuto famoso in campo nazionale per i suoi studi su Ugo Foscolo.Attualmente ospita la centenaria fontana in ghisa progettata nel 1913. La fontana è perfettamente armonizzata dalla sua nuova struttura( Inaugurazione 14 agosto 2015) che richiama il disegno originale del 1817 in base al quale era stata presumibilmente costruita l’antica fontana in pietra.

Borgo Medioevale

Casa Arcipretale

245201611643758
All’interno del Centro Storico è ancora possibile scorgere i resti delle antiche mura Medioevali, successivamente inglobate da abitazioni private. L’esempio più evidente è la Casa Arcipretale, così chiamata perché dimora dell’Arciprete Don Antonio D’Andrea, verso la metà del ‘700.

Via Forno Castello

2622018122613430
La parte più antica del centro storico alle spalle della sede del Comune, non accessibile in automobile ma da vivere a piedi tra viuzze e scalinate, con scorci sul panorama delle verdi colline del Sannio.
In questa zona esistevano due chiese, S. Rocco e Santa Croce. La Chiesa di San Rocco venne irrimediabilmente danneggiata dal terremoto dell’8 Settembre 1694 e chiusa al culto. La Chiesa di Santa Croce fu chiusa all’inizio del ’700.
Entrambe le costruzioni vennero demolite successivamente.

Torre Medioevale

2452016102031608
Questa Torre, costruita nell’XI secolo dai Normanni sulle antiche mura longobarde, aveva una duplice funzione: quella di avvistamento del nemico e quella di difesa, come mostrano chiaramente le due feritoie che, alte quanto un uomo, erano destinate agli arcieri.

Museo Civico

Civiltà Contadina

262201812535587
Riveste una notevole importanza nel tramandare la memoria degli antichi mestieri e professioni del passato, dei riti e delle feste dell’anno, e per approfondire la conoscenza delle proprie radici.

Pinacoteca Comunale

27520161229490
Comprende al suo interno, un pregevole patrimonio di rilevante valore storico e artistico. Opere che con la visione artistica degli autori impreziosiscono scorci e panorami del paese conferendo un’aura incantevole e ricca di suggestioni. Notevole è la sala dei personaggi illustri e dei sindaci del comune.

Raccolta Ornitologica P. N. Gianquitto

2652016204814478
Ospita una pregevole raccolta di animali selvatici di rilevante valore storico e scientifico, perfettamente conservata.

Religione e spiritualità

Largo Chiesa Madre

p_2452016113553342
Largo Chiesa madre è la piazza in cui si trova la chiesa del SS Salvatore, che ospita le spoglie mortali di Santa Reparata, al lato della chiesa c’è la casa canonica che è la residenza del parroco, e sulla destra la terrazza con un gradevole panorama sulle verdi colline del sannio, sotto la terrazza c’è l’aula teatrale parrocchiale che, di tanto in tanto, ospita rappresentazioni teatrali, Nella piazza durante le commemorazioni di San Nicola, San Rocco e Santa Reparata viene allestito un palco caratteristico che ospita i concerti musicali di musica classica, che si tengono durante queste festività. Difronte la terrazza si scorge un magnifico scorcio del borgo antico di pesco sannita.

Chiesa Madonna Delle Grazie

165201618245217
L’oratorio della Madonna dell’Arco, meglio noto come la Cappella, è di origine seicentesca. Caduto in abbandono agli inizio del Settecento venne riaperto al culto nell’Ottocento e abbelilito esternamente con un dipinto su tavola di Francesco De Maio ( “commesso postale” dell’epoca ) e con un Cristo crocifisso scolpito in legno da un contadino pescolano ( Giandomenico Pennucci ). Il quadro, la cui parte inferiore rappresenta Piazza Gregaria ( l’attuale Piazza Umberto I ) con lo sfondo rappresentante Via Cappella e Casale S. Antonio, gravemente danneggiato dalle intemperie, è stato restaurato nel 2008 dal prof. Antonio Solvino ed utilizzato come pala d’altare. Il Cristo ligneo, invece, è andato distrutto durante i lavori di messa in opera delle baracche per i terremotati del 1962. La chiesetta , ricaduta in abbandono nei primi decenni del Novecento, è stata fatta restaurare per la prima volta da Mons. Nicola D’Addona nel 1977 ed una seconda volta nel 2008 da Don Nicola Gagliarde.

Chiesa Maria SS. Addolorata e S. Giuseppe

162201810313641
La Cappella di Maria SS. Addolorata e San Giuseppe, fatta costruire da Pasquale De Simio in un fondo di sua proprietà, venne istituita con pubblico strumento dall’8 settembre 1835 ed ultimata nel luglio del 1840. Degni di nota sono il suo altare maiolicato ed il tabernacolo ligneo che lo sormonta.

Chiesa Madonna Dell'Arco

145201611559408
Progettata dall’architetto Giuseppe Di Martino e fatta costruire a Monteleone III da Mons. Nicola D’Addona, venne inaugurata il 15 dicembre del 1991 alla presenza di S. E. Carlo Minchiatti, arcivescovo metropolita di Benevento. 

Organizzare il proprio viaggio

www.pescosannitaturismo.it

Portale Turistico del comune di Pesco Sannita con tutte le info turistiche e le attrazioni da visitare, con pacchetti viaggio già predisposti 

Accessibility